mercoledì 9 dicembre 2009

8 dicembre Festa dell'Immacolata e dell'Adesione.

Mi è sembrata così bella, profonda e motivante, la lettera che il Presidente di AC e l'Assistente generale hanno mandato a tutti i presidenti parrocchiali di A C, che la pubblico per farla conoscerla a tutti e poter approfondire i vari temi che la lettera affronta. E' un bel regalo che hanno fatto per la festa dell'Immacolata a tutti presidenti parrocchiali. Coraggio.

Roma, 5 dicembre 2009
Ai Presidenti diocesani
Ai Presidenti parrocchiali
Loro Sedi

Carissimo Presidente,
in virtù di una bella e significativa tradizione, l'8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, l’Azione Cattolica Italiana celebra la festa dell’adesione. Migliaia di ragazzi, giovani e adulti, pienamente inseriti nelle loro comunità parrocchiali e nella Chiesa diocesana guidata dal vescovo, rinnovano il loro si a Cristo, alla Chiesa, all’associazione.
Con parole semplici vogliamo esprimerti il nostro grazie per il servizio che rendi alla Chiesa e all’Azione Cattolica.

Desideriamo inoltre che tu esprima la nostra sincera gratitudine al sacerdote che accompagna il vostro cammino associativo: se l’Azione Cattolica è storia di santità laicale lo è anche, diremmo soprattutto, per l’amicizia spirituale e l’alta testimonianza che ordinariamente offrono tanti sacerdoti. È una verità da affermare con franchezza, specie alla luce dell’Anno Sacerdotale recentemente proclamato da Papa Benedetto XVI.

E ti invitiamo anche a ringraziare, uno ad uno, i soci che oggi aderiscono: con questo generoso gesto aiutano l’associazione ad essere sempre più una grande famiglia in cui ciascuno può sentirsi accolto con gioia. Grazie ai più piccoli,che ci aprono il cuore al domani. Grazie ai giovani, che dimostrano come sia possibile credere anche in questi tempi. Grazie agli adulti, che con la scelta associativa ci educano ad uscire dall’individualismo. Grazie ai soci più anziani, memoria storica della nostra amata Ac, dei quali sentiamo il sostegno della preghiera.

Ti chiediamo di riportare, ancora, un grazie speciale ai responsabili, educatori e animatori associativi, che con il loro gratuito impegno trasformano in prassi concreta il progetto formativo dell’Azione cattolica. Un grazie che è partico-larmente sentito alla vigilia del decennio che i vescovi italiani vogliono dedicare proprio all’urgenza del compito educativo.

Infine, un caloroso saluto a tutta la tua comunità parrocchiale, ai fedeli laici, ai sacerdoti e ai religiosi che ne progettano e sostengono l azione pastorale, a tutti i movimenti e alle aggregazioni laicali che nella comunione perseguono il fine generale apostolico della Chiesa.

In queste settimane la Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica sta incontrando in vari appuntamenti regionali tutte le Presidenze diocesane. Vogliamo condividere con voi questa prima sintesi: l Azione Cattolica è una realtà viva lungo tutto lo Stivale, fedele alla sua storia fatta di ferialità, evangelizzazione e formazione delle coscienze, pienamente corresponsabile del cammino della Chiesa, capace di importanti innovazioni pastorali. Quella che stiamo incontrando è un Azione Cattolica con tante risorse e ricchezze, in cui si intravede l’azione dello Spirito, e in grado di far fronte alle difficoltà facendo leva, innanzitutto, su un intensa vita spirituale e sulla gratuità del servizio. È per questo motivo che il nostro saluto è rivolto in modo speciale alle associazioni parrocchiali che avvertono maggiormente un senso di fatica: la presenza dell’Azione cattolica in una comunità è sempre un segno ricco di valore!
L’8 dicembre, dunque, abbiamo davvero tanti motivi per sentirci uniti, per avvertire un profondo senso di fraternità. Un senso di fraternità che unisce, senza distinzioni, Nord, Sud, Est, Ovest e Isole. Siamo tutti grati all’Azione Cattolica per quanto ci ha donato: laici e sacerdoti esempi di vita, amici veri, esperienze spirituali e formative, di gruppo e personali, che ci hanno permesso di crescere nella fede e nella partecipazione alla vita della città dell’uomo.

Con questo senso di fraternità leviamo allora una comune preghiera proprio per il nostro Paese, l'Italia, perché ritrovi la strada della serenità e sia luogo in
cui ciascuno contribuisce alla realizzazione del bene comune. E preghiamo perché la Chiesa sia, ogni giorno e per tutti, segno vivo della presenza densa d'amore del Bambino che viene al mondo.

Con affetto,
Franco Miano + Domenico Sigalini

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