domenica 28 settembre 2008

05.10.2008: Assemblea diocesana di A C

L’Assemblea diocesana di A. C. si terrà giorno 5 OTTOBRE al Seminario Estivo di Caltagirone. Don Giorgio Bezze, assistente nazionale del settore giovani, ci aiuterà a riflettere sul tema: “CHIAMATI AD ESSERE SANTI - dai volti il Volto”

Il programma della giornata.
9,00 Accoglienza
9,30 Preghiera iniziale - Saluti

10,00 Relazione di Don Giorgio Bezze, assistente nazionale del settore giovani:
“CHIAMATI AD ESSERE SANTI, dai volti il Volto”.

11,30 Interventi - Linee programmatiche - Angelus

13,00 Pranzo a sacco

15,00 Raccontiamoci l’estate

16,00 Presentazione testi per il nuovo anno associativo

17,30 Celebrazione Eucaristica

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In vista dell’assemblea, alcuni stralci delle relazioni che si sono tenute al recente Convegno “Chiamati ad essere santi insieme” tenutosi ad Assisi qualche giorno fa.
«La santità non riguarda solo il nostro privato, ma anche il nostro essere Azione Cattolica. In un legame inscindibile che va coltivato ogni giorno». In queste parole, pronunciate dal presidente Franco Miano, sta la radice del percorso programmatico che attende l’Azione Cattolica per i prossimi tre anni.
Nella sua relazione conclusiva al recente Convegno «Chiamati ad essere santi insieme», ad Assisi, alla presenza di 400 tra presidenti ed assistenti unitari diocesani e regionali di Ac, Miano ha messo in evidenza, dopo aver ricordato il discorso di Benedetto XVI, in piazza San Pietro il 4 maggio scorso, in occasione dell’incontro nazionale con l’Azione Cattolica, che guardare ai santi non significa «cercare modelli da copiare ma scrutare nella vita di altri l’azione dello Spirito e allenarsi ad accoglierla a nostra volta».
In questo contesto si sono inserite le figure di Giuseppe Toniolo e Carlo Carretto, riportate alla memoria durante il Convegno, come persone che si sono confrontate con «la misura della santità laicale». In un mirabile percorso personale e associativo che si è fatto legame tra testimonianza della fede e impegno per la promozione del bene comune. «Un percorso che è anche un servizio tradizionale per la nostra associazione a cui riconosciamo particolare urgenza e importanza», ha ricordato il presidente dell’Azione Cattolica: «Siamo consapevoli della possibilità e della bellezza di una vita pienamente umana e cristiana; per questo vogliamo continuare a essere scuola di vocazioni laicali, a spenderci in favore del bene comune, attraverso l’educazione alla responsabilità personale, all’impegno pubblico, al senso delle istituzioni, alla partecipazione, alla democrazia».
Il filo che da sempre lega la spiritualità di Carlo Carretto e l’Azione Cattolica si è irrobustito con la decisione di dare seguito a quanto deciso dalla XIII Assemblea associativa: «I tempi sono maturi perché l’Azione Cattolica possa dotarsi di un “polmone spirituale”, da custodire come la pupilla dei propri occhi». Quale miglior luogo dell’Eremo di San Girolamo, la “casa di Carlo”. Per questo, grazie alla disponibilità e la piena collaborazione del Comune di Spello, è intenzione dell’AC prendere in concessione l’eremo di San Girolamo per farne “un laboratorio dello spirituale e della formazione”, dove sarà perennemente accesa una luce di contemplazione, di studio, di maturazione vocazionale e formativa, capace di far incontrare la Parola e la coscienza.
Al Convegno di Assisi è stato ricordato, oltre a Carlo Carretto, anche l’altra grande figura di santità laicale, Giuseppe Toniolo, morto novanta anni fa, il 7 ottobre 1918. Di lui ha parlato mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, che è il postulatore della causa di beatificazione.
Per mons. Sorrentino, il Toniolo «è il grande ideatore e stratega di una cultura sociale dei cattolici d’Italia». Colui che ancora oggi «dice l’importanza di una fede che sia capace di farsi storia». Nella vita di Giuseppe Toniolo si riscontra «una mirabile sintesi di santità cristiana». Per mons. Sorrentino, «egli ha mostrato la capacità di essere contemporaneamente laico e cristiano nei vari ambiti della sua vita: la famiglia, l’economia, la cultura, la storia del suo tempo, la società, la Chiesa e la spiritualità È stato testimone di Cristo nelle sue diverse attività, e come economista, in particolare, ha il grande merito di aver spinto l’economico a misurarsi con l’etica». Attualissima è la sua azione culturale ed evangelica: animato dall’ideale di riconquistare la società a Cristo, Toniolo intuì che la sfida della testimonianza cristiana non si giocava creando il muro nei confronti dello Stato e della Società, ma piuttosto formulando una risposta convincente alle sfide del momento storico.
Il presidente Miano nel suo intervento ha sottolineato come «la storia della santità laicale del Novecento e quella del laicato dell’Ac mostrano che un processo di appropriazione personale della fede non dà luogo necessariamente a una vita cristiana elitaria. Al contrario, quella cristiana può essere ancora un’esperienza di fede e di Chiesa popolare. Per questa ragione, ha valore ancora oggi la scelta associativa quale particolare e specifica forma ecclesiale di aggregazione». Dunque la formazione proposta dall’Azione Cattolica «mira ad accompagnare la persona nel suo cammino verso la santità e trova compimento nella vita associativa», ha aggiunto Miano. Come in uno slogan, possiamo dire che: «L’associazione è chiamata alla santità, e la santità di ciascuno di noi passa attraverso la santità dell’associazione».
Nei prossimi tre anni, l’Azione Cattolica caratterizzerà il proprio cammino nel segno della santità, partendo dalla contemplazione del volto di Gesù per guardare in particolare alla «dimensione personale della fede». Si proseguirà mettendo al centro dell’attenzione l’immagine della casa, come simbolo e invito a coltivare la comunione tra credenti. Alla fine di questo percorso, si rifletterà sulla missione di testimoniare la fede nel mondo.
La santità è possibile, qui e ora. Come ha rilevato mons. Domenico Sigalini, Assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica: «Occorre togliere il senso magico che viene attribuito alla parola santità. Non solo il Toniolo e Carretto, ma anche tante altre figure di santità come Giovanni Paolo II o Madre Teresa di Calcutta, hanno mostrato ai nostri occhi che basta vivere ogni giorno la nostra vita alla luce del Vangelo per essere santi. Andare alla radice delle cose; andare incontro agli altri; dare conforto a chi è in difficoltà, è qui il segreto».
È tempo di mollare gli ormeggi e prendere il largo. Ricordando - come ha fatto il presidente Miano a conclusione del suo intervento - le parole che don Tonino Bello rivolse all’amata Azione Cattolica durante l’incontro del 1990: «Essere uomini fino in cima significa essere santi. Non fermatevi, perciò a mezza costa: la santità non sopporta misure discrete».

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